Trasporto su Bolzano delle armi della mummia più antica al mondo

25 anni fa, il 19 Settembre del 1991, veniva ritrovata da due turisti tedeschi sulle alpi Venoste a 3210 m s.l.m. quella che sarebbe poi stata identificata come la mummia più antica al mondo. Ciò che rese questa salma venuta dai ghiacci nota al mondo col nome di uomo di Similaun o Ötzi sono le sue plurime peculiarità.

Grazie alla perfetta conservazione del suo corpo, abbigliamento ed equipaggiamenti (avvenuta del modo del tutto naturale, altro elemento unico nel suo genere che ha permesso agli studiosi di analizzare le cellule ancora contenenti umidità del suo corpo), scienziati ed archeologici hanno datato la mummia ad un arco temporale tra il 3350 e il 3100 a.C.

L’Uomo venuto dal ghiaccio è dunque vissuto nel tardo Neolitico, nell’epoca del rame, oltre 5100 anni fa. Quando il faraone egiziano Cheope face costruire l’omonima Piramide che porta il suo nome, Ötzi giaceva sulla propria tomba di neve e ghiaccio già da 600 anni: Anche il famoso sito di Stonehenge risalirebbe ad alcuni secoli dopo la sua morte.

Tra gli equipaggiamenti della mummia sono stati rinvenuti vari armamenti (arco, frecce, faretra, un pugnale, un ritoccatore), tutti elementi che hanno portato gli studiosi a datare la salma e a desumerne la funzione sociale (si è ipotizzato – senza nessuna definitiva conferma - il ruolo di sciamano, mercante, cacciatore, transumante, cercatore di metalli e infine reietto).

Molti studi vengono tutt’oggi condotti su questi armamenti ed è proprio per uno degli ultimi esami degli stessi che il Museo Archeologico di Bolzano (il quale ospita tutti i resti del ritrovamento) si è avvalso dei servizi di MA-CO ITALIA: la nostra società è infatti stata scelta per curare imballo e trasporto di alcuni degli oggetti di accompagnamento di Ötzi, quali due punte di frecce in selce, un ritoccatore ed un pugnale di selce e legno. Abbiamo così avuto modo di vedere da vicino questi inestimabili reperti.

Gli equipaggiamenti

L’Uomo venuto dal ghiaccio, grazie alla perfetta conservazione del suo equipaggiamento e di tutti i suoi indumenti, ci appare oggi come fosse appena stato strappato alla vita.
Il suo vestiario e le sue armi ci rivelano che era perfettamente attrezzato per le permanenze in alta quota e ci svelano quelli che erano i suoi mezzi di sopravvivenza e costumi, restituendo alla storia una prospettiva completamente nuova sulla vita nell’Età del rame.

Il pugnale in selce

equipaggiamento pugnale

Ötzi possedeva un pugnale in pietra di circa 13cm, con La lama di selce ed il manico in legno di frassino: il suo è l’unico pugnale dell’Età del rame giunto integro fino a noi.
L’arma era riposta in un fodero realizzato usando cordini di libro di tiglio intrecciati tra loro: su un lato era applicata una piccola asola in pelle, probabilmente usata per agganciarlo alla cintura.

Il ritoccatore

equipaggiamento ritoccatore

Il ritoccatore di Ötzi era un utensile unico nel suo genere ed utile ad affilare le lame in selce.
Si tratta di un utensile lungo circa 12 cm, formato da un ramo di tiglio scortecciato con un’estremità appuntita dotata di “mina” nera (ovvero una sottile scheggia di corno di cervo, temprata a fuoco e inserita nel canale midollare del ramo). Quando la scheggia risultava smussata, veniva “temperata” come una matita.
La faretra e il suo contenuto
L’uomo di Similaun si avvaleva per la caccia di arco e frecce: di queste ne sono state ritrovate 14, 12 non finite e due pronte per l’uso. Le asticciole erano state ricavate da rami di viburno e di corniolo, mentre la punta in selce veniva alloggiata all’estremità grazie all’ausilio di catrame di betulla e vari giri di filo vegetale.

 
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Ötzi, the Iceman

MA-CO transport the accoutrement of Europe’s oldest known natural human mummy.

To mark 25 years since the discovery of Ötzi, the Iceman, the South Tyrol Museum of Archaeology in Bolzano have conducted additional research on the weapons and tools found alongside the mummy in the Alps. MA-CO were honoured to be entrusted with these ancient artefacts and transport them to and from the museum ready for a programme of special events to mark the special anniversary.

Ötzi was discovered in 1991 near the Similaun mountain on the border between Austria and Italy by two German Tourists. They initially believed that the body belonged to a recently deceased mountaineer due to the well-preserved nature of the body. Archaeologists later dated the mummy to around 3300 BCE and along with his various tools, weapons and clothes, Ötzi has proved to be one of the most valuable specimens not just of his era but of European history as a whole.

As part of our involvement in the project, MA-CO were assigned with the specialist packing and transportation of items including Ötzi’s flint dagger and arrows (including those tipped with flint). It was an honour to see and handle such priceless and influential relics.